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Le origini: L’intuizione del massaggio linfodrenante, conosciuto anche come Vodder, si deve a un medico danese, il quale, negli anni ’30, notò che tra i suoi pazienti coloro che soffrivano di infezioni alle vie respiratorie avevano i linfonodi ingrossati sul collo. Vide inoltre che, massaggiandoli, si potevano ottenere miglioramenti notevoli.
La tecnica: e i benefici: una tecnica di massaggio applicata sulle aree del corpo che risentono di una circolazione ridotta. L'azione viene esercitata sul sistema linfatico (composto da milza, timo, noduli linfatici e linfonodi) per facilitare il deflusso della linfa. La linfa è un liquido fatto di acqua, sali minerali e sostanze proteiche che serve per ripulire il corpo dalle tossine e dalle scorie come virus, cellule morte, liquidi in eccesso e arrivare agli organi dedicati alla depurazione, come fegato e reni. Ma in caso di cattiva circolazione il drenaggio dei liquidi è più difficile e finiscono per depositarsi nei tessuti adiposi I movimenti si alternano tra circolari, rotatori, a pompaggio e di frizione. Si tracciano dei cerchi con le dita per spostare la linfa, uniti a pressioni dei pollici e uso delle mani sovrapposte, che funzionano da linea guida. La direzione verso cui si effettua il massaggio è quella delle “stazioni della linfa”: ascelle, inguine, base del collo. Il linfodrenaggio è considerato uno dei migliori alleati per ridurre inestetismi, cellulite, accumuli adiposi, pelle a buccia d’arancia perché stimola il metabolismo e allevia fastidiosi gonfiori. Ha una funzione analgesica, riduce lo stress, ed è coadiuvante anche per altri problemi come acne, allergie cutanee, ustioni, cicatrici e calvizie. Per ottenere risultati visibili serve comunque un’azione sinergica che combina sport, alimentazione corretta e acqua in abbondanza.