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Le origini: il massaggio sportivo è noto fin dall’antichità, anche se la sua diffusione è stata favorita dal finlandese Paavo Johannes Nurmi, atleta di fama mondiale che trasse beneficio da questa tecnica durante le Olimpiadi di Anversa nel 1920, dove gareggiò nei 1.500 e nei 5.000 metri a distanza di un’ora, vincendo la medaglia d’oro in entrambe le gare.
Tecnica e benefici: Nel massaggio sportivo vengono usate diverse tecniche, che comprendono sfioramenti, frizioni, impastamenti, compressioni, percussioni, vibrazioni, sfregamenti, allungamenti e pressioni su speciali punti. Questo massaggio non è dedicato soltanto agli sportivi e agli agonisti ma a tutti, indipendentemente dalla forma fisica e dalle attività sportive praticate. Per questo è presente nel menù di molte Spa, che lo propongono come metodo ideale per stimolare la muscolatura e riattivare la circolazione. Questo massaggio infatti favorisce il riscaldamento delle parti del corpo che vengono trattate (predisponendo la muscolatura al movimento e all’attività fisica), stimola le terminazioni nervose, dilata i vasi sanguigni, diminuisce il battito cardiaco, riduce la pressione e aumenta la mobilità articolare. A livello psicologico riduce i livelli degli ormoni dello stress nel sangue, combatte l’ansia, favorisce la produzione di endorfine e mediatori del buonumore, aumenta il senso di sicurezza e innalza la soglia di tolleranza al dolore.